In un mondo nuovo, dove i ricordi della vita precedente svaniscono e al loro posto gli uomini si nutrono di tiepida benevolenza, Simón accompagna il piccolo David alla ricerca della madre sconosciuta.
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Il limbo di Novilla, città fuori dal tempo e dalla Storia, è lo spazio in cui si dischiude l'infanzia di un ragazzino eccezionale: con il suo linguaggio nuovo e il suo modo inedito di contare, le sue ansie e le sue paure, la volontà eroica di resuscitare chi è morto e salvare chi è in difficoltà, David è capriccioso come ogni bambino, oppure ostinato e romantico come Don Chisciotte, di cui Simón legge e interpreta per lui le gesta. O forse, come vuole il titolo, nelle forme straordinarie della sua immaginazione si nasconde un'origine ultraterrena, persino divina. Con "L'infanzia di Gesù" J. M. Coetzee regala una storia piena di mistero. Un romanzo che riflette sul potere demiurgico - e ambiguo dell'immaginazione, e ci lascia con un senso profondo di stupore, di turbamento, e con una domanda: saremmo in grado di riconoscere il Messia, se arrivasse oggi?