Mario è un giovane contadino romagnolo, semplice e mite. Non ha sogni nè desideri e accetta con atavica rassegnazione la dura vita di lavoro e fatica che il destino gli ha assegnato. La sua esistenza procede così, nella ciclicità dell'alternarsi delle stagioni.
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Al compimento dei diciotto anni Mario riceve, con spavento, la cartolina di leva della Repubblica sociale: è il 1944, e per paura delle armi si sottrae all'arruolamento. Si rifugia prima da alcuni lontani parenti, aiutandoli nei lavori più pesanti in cambio dell'ospitalità, quindi si unisce alla 36esima brigata Garibaldi...