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I commenti più recenti

  • L'identità

    Kundera, Milan

    • 22/04/2024
      Adriana Tonon Metafora farmaceutica
      «Gli uomini non si voltano più a guardarmi. [...] Ogni donna misura il proprio grado di invecchiamento dall'interesse o dal disinteresse che gli uomini manifestano per il suo corpo». Che si tratti di Bruf** o Mom*** non cambia granché; sempre di ibuprofene si tratta: stesse indicazioni per sintomi analoghi e, suppergiù, a pari dosaggio, stessa efficacia e controindicazioni. Fra Kundera e il Marías de 'L'uomo sentimentale', 'Gli innamoramenti' e 'Così ha inizio il male', per dire, sempre della complessità delle relazioni umane si tratta: due colossi!, che mi si è rivelato solo ora, dopo quattordici Marías, sei Kundera e svariate cefalee tensive, essere proficuamente interscambiabili, proprio come Bruf** e Mom***. La qualità è quindi garantita, tranne per qualche controindicazione in più per il Marías delle ultime due pubblicazioni; per il resto pura soddisfazione letteraria ed emozionale. «Da adolescente, in effetti, arrossiva di continuo: si trovava all'inizio del percorso fisiologico della donna, e il suo corpo le appariva come qualcosa di ingombrante, qualcosa di cui si vergognava. Da adulta, ha smesso di arrossire. Poi le vampate di calore le annunciarono la fine del percorso, e di nuovo prova vergogna del suo corpo. Il suo pudore si ridestò e imparò un'altra volta ad arrossire».
  • I fratelli Tanner : romanzo

    Walser, Robert

    • 19/04/2024
      Adriana Tonon I would prefer not to *
      «Me ne infischio di godere del privilegio connesso al pagamento di un regolare stipendio mensile. In questo modo io degenero, rincretinisco, divento vigliacco, mi fossilizzo.» Dire che Simon (uno dei fratelli Tanner) è strano, è dire poco: forse un po' Oblomov e per certi versi *Bartleby; e pure Klara non scherza. A dirla tutta, nemmeno Kaspar, Emil e Sebastian sono centratissimi. Magari ci metti metà libro per riuscire a incasellarli in qualche modo; ma è proprio qui l'errore: tentare a tutti i costi di interpretarli. Disse un saggio - Noi non guardiamo l'arte quando la interpretiamo. Non è così che si guarda l'arte -, e già in questa sua opera prima, la scrittura intima e introspettiva di Walser, assieme ai suoi personaggi, esprime una delicata e fluida arte narrativa; un Bernhard dagli spigoli arrotondati, bucolico e peripatetico. «Ero un ragazzino a cui piaceva appoggiare la schiena alle stufe calde». P.S. È incredibile come, in anticipo di cinquant'anni, avesse 'visto' parte del suo futuro e la sua stessa morte (raccontata nel commovente 'Passeggiate con Robert Walser' di Carl Seeling, che consiglio). «Con quale nobiltà ha scelto la sua tomba. È sotto magnifici abeti verdi, coperti di neve, che egli giace. [...] Un riposo splendido, questo giacere e irrigidirsi sotto i rami degli abeti, nella neve. [...] La tua morte sotto il cielo aperto è bella, per molto tempo non potrò dimenticarla».
  • Il cappello del prete

    De Marchi, Emilio <1851-1901>

    • 18/04/2024
      Un noir ottocentesco
      Romanzo pubblicato nel 1887, un noir primigenio, tuttora godibilissimo. Un barone, che ora chiameremo ludopatico, scettico amorale, tenta di salvarsi dalla rovina economica ammazzando un prete usuraio, avaro, gretto, insomma tutto fuorché un uomo di Dio. Ma pur non riconoscendo il senso di colpa, il delitto lo tortura e la vittima rispunta sempre fuori “Quanta vita hanno indosso i morti ...”. Ma la verità trova nella casualità, lo spazio per emergere. In genere i romanzi ottocenteschi risentono del tempo, ma questo no, mantiene una vera suspance e la scrittura risulta scorrevole. Anzi, permette di imparare vocaboli oramai desueti ma precisissimi, che nella lettura diventano quasi musicali (il mantello ragnoso, l’immonda tregenda, lo scrimolo, lo zerbinotto).
  • L'anima delle città

    Brokken, Jan

    • 16/04/2024
      Adriana Tonon Vite e destini
      Brokken il viaggiatore, eterno irrequieto: un irrequieto che riesce, con la sua prosa fluida e placida, a infondere una calma serena da viaggiatore che si incuriosisce di quello che osserva dal finestrino di un treno. È, infatti, questa la sensazione che egli trasmette a me che leggo i suoi diari di luoghi, epoche, sentimenti e persone che insegue, immagina e tratteggia amorevolmente in brevi ma incisivi ritratti. Brokken è quel treno che trasporta di città in città, di vite in vite (compresa la sua), di melodie in melodie, di arte in arte, il suo passeggero comodamente sprofondato in poltrona, e che lo fa intimamente partecipe di tutto ciò che narra. È con sobrietà, un pizzico di poesia e il dono della giusta sintesi che segue e districa la fitta rete del filo rosso che collega genius loci a genius artis. Succede che qui si abbandoni spesso, più che nei titoli precedenti, a reminiscenze personali e intrecci casuali con i personaggi di cui scrive, dando asilo ad una prustiana memoria involontaria. Mi ci ritrovo in pieno in questo atteggiamento: anch'io risalgo all'origine dei talenti artistici che incontro e, quando possibile, come lui cerco, anche fisicamente, di guardare il mondo dalla loro prospettiva. La profonda sensibilità, con la sua incessante ricerca e passione per tutto ciò che è alta espressione delle arti umane, si rivelano un fatto altamente contagioso. Ed è così che, fra le molte altre suggestioni che regala, sulle bottiglie storte e impolverate di Morandi, come sul riverbero scintillante dell'oceano su Pyla-sur-Mer e su Il viale di Middleharnis di Hobbema, ci ho lasciato gli occhi.
  • Le strade di Laredo

    McMurtry, Larry

    • 16/04/2024
      Adriana Tonon Straight to Comanche Moon
      Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile [tedesco a cannocchiale], quello con la pistola è un uomo morto [a meno che non si tratti del capitano Woodrow Call, il più famoso Texas Ranger di tutti i tempi]. Non dico altro se non che, per me e fin qui, è la più incalzante e appassionante epopea western mai letta; mancano ancora il prequel (Il cammino del morto) e il sequel del prequel ancora da tradurre e pubblicare in italiano (Comanche Moon). Perciò, rimando al commento che feci all'ottimo primo capitolo, Lonesome Dove.
  • 3: Legami di sangue

    Nix, Garth

    • 12/04/2024
      Alessandro Cesa Voto:5 stelle
      Mi è piaciuto molto leggerlo perché parlava di spiriti animali e della fiducia con loro proprietario. La storia che raccontava il libro mi trasportava nel mondo fantastico che stavo leggendo.
  • O bella ciao : racconti di ragazze e ragazzi nella Resistenza

    Vaccarino, Lucia

    • 10/04/2024
      Leonardo Grigoletto Molto interessante
      Ho trovato molto interessante questo libro perchè ti spiega la storia della guerra, dei lavori e incarichi che avevano i giovani ragazzi e partigiani.
  • [2]: La casa sull'albero di 26 piani

    Griffiths, Andy <1961- >

    • 10/04/2024
      Divertente
      Questo libro mi è piaciuto tanto perché è divertente e mi ha catapultato in una casa dove io vorrei vivere anche se qualche volta ci sono dei disguidi. Alla fine, i protagonisti riescono tutti ad arrivare alla stessa soluzione.
  • La straordinaria invenzione di Hugo Cabret : un romanzo per parole e immagini

    Selznick, Brian

    • 10/04/2024 Christian Benincà bello
      é stato molto bello leggerlo lo consiglieri a persone con difficoltà a leggere
    • 21/12/2023
      Nicola Franzogna Un Grande Libro
      Un bellissimo libro che riesce a bilanciare il numero di pagine con molte immagini che aiutano la comprensione del libro. Una storia strappalacrime di grande livello, non c'è nient' altro da dire se non: un grandissimo libro!!!
  • Niente di vero

    Raimo, Veronica

    • 07/04/2024
      Niente di comico
      Di cosa parla questo libro? Non lo sa nemmeno Raimo. "Una mia amica mi ha chiesto di cosa parlasse il mio nuovo libro, questo libro. Non sapevo cosa dire, ogni frase contraddiceva quella di prima, ogni sintesi mi pareva inefficace." Un'accozzaglia di frasi, eventi, fatti e misfatti di una famiglia stravagante. Unica nota positiva è un libro breve, il tempo perso nel leggere questa agonia non è molto. Da un Premio Strega Giovani mi aspettavo tutt'altro.