"Il progetto in origine, per questo libro, era stato quello di dar vita alla mia "età di mezzo", tra l'infanzia e la giovinezza. Avevo composto i due primi capitoli, quando irruppe nella mia esistenza l'essere che chiamai prima "l'ospite", in seguito "inseparabile". Era il 1970. Poi la vita prese altre pieghe, con altri libri...
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Ma Cesare Segre, cuneese come me, sempre mi raccomandava: Devi scrivere il libro degli anni di Cuneo... Forse Dall'ombra vorrebbe colmare quella lacuna". Così Lalla Romano spiega com'è nato quest'ultimo suo romanzo: un "improvviso" nel senso, musicale, di ispirato e inatteso.