Pietro, il protagonista di questo racconto che sembra ritmato su diverse velocità, è un personaggio tipico di una certa generazione e di una certa condizione.
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Si muove pigro e a suo agio per Palermo, la sua città, con la quale ha un rapporto soprattutto sensuale: proprio di chi, nato e cresciuto in una città, vi si sposta non nello spazio, ma nel tempo; e la babele architettonica della grande città meridionale gli destina nicchie in cui il passato si è conservato particolarmente vivido e suadente.