"Da bambino ho avuto la fortuna di annoiarmi. Non avevo scuola al pomeriggio e a casa mia non c'erano schermi né televisione. Quindi ho dovuto imparare a mettere in campo tesori di immaginazione per inventarmi giochi e passatempi... Di quei giorni immobili conservo il ricordo di un periodo incantato in cui ho potuto riempire fino all'orlo il forziere della mia immaginazione.
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La noia dei miei pomeriggi d'infanzia era un viaggio in cui il tempo mi apparteneva, uno spazio in cui ho fabbricato sogni immensi." Età di lettura: da 10 anni.
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