La Storia degli Armeni, che la tradizione attribuisce al cronista armeno del V secolo d.C. P‘awstos Buzand (Fausto di Bisanzio), rappresenta, come un grande affresco, poco più di cinquant’anni di storia compresi tra il 330 e il 387 d.C.
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Si tratta di una serie di avvenimenti tumultuosi che vedono come protagonista l’Armenia cristiana dei re arsacidi in lotta contro l’eterna rivale, la Persia sassanide. Dal gioco di alleanze e tradimenti che coinvolgono i principi armeni, a volte ribelli, e i potenti di altre regioni, dal Caucaso alla Persia, mentre sullo sfondo campeggia la potenza di Bisanzio, emerge sempre e comunque l’aspetto profondamente umano dei personaggi. Oltre che per la ricchezza delle informazioni sul piano militare, politico, religioso e sociale di tutta l’area interessata per questo periodo, di cui costituisce unica fonte, l’opera ha un suo particolare fascino per lo stile epico e il gusto della narrazione che contraddistinguono il suo autore e lo rendono uno dei più originali della letteratura armena.