Basato su documenti originali e su frammenti di memoria dell'autore il racconto della fuga in Svizzera dell'ebreo Gioele, 3 anni nel 1940, e della sua famiglia, residente a Firenze e perseguitata dalle leggi razziali. In prima persona, con illustrazioni a colori e notizie sull'autore.
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Siamo negli anni bui che vedono le leggi razziali applicate anche in Italia: il padre di Gioele viene espulso dall'ospedale dove lavora, e l'intera famiglia si vede costretta a fuggire in Svizzera, dove, tra brevi soste e spostamenti improvvisi, incontra i campi profughi. Gioele non capisce molti degli eventi che hanno travolto la sua famiglia: la necessità di spostarsi continuamente, le abitudini delle famiglie che man mano li ospitano, le leggi razziali che lo hanno costretto a una vita tutta diversa. Un testo intenso ed emozionante che riesce ad essere lieve nella voce narrante, riuscendo spesso a far sorridere, pur nel pesantissimo contesto nel quale è inserito. Età di lettura: da 7 anni.